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Prossima riunione Polaris

prossima riunione Gruppo Polaris, venerdì 27 gennaio, via Chiesa 73, Cantalupa - conferenza sulla meteoriti - dott. Emanuele Costa

domenica 24 marzo 2013

La composizione chimica della Luna

Le teorie correnti sull'origine della Luna parlano dell'impatto di un planetoide contro la Terra, a velocità relativamente bassa. L'impatto staccò una grande massa di magma dalla crosta terrestre, e spedì in orbita i detriti. Questo materiale si condensò poi a formare il nostro satellite. La teoria spiega gli aspetti chimici dell'affinità fra composizione isotopica delle rocce lunari e terrestri, troppo simili per poter ipotizzare la formazione della Luna in un'altra zona del Sistema Solare.
La Luna, si sa, è stata modellata da grandi impatti asteroidali, circa 3,5 miliardi di anni fa, mentre si stava raffreddando. Questi impatti hanno sfondato la crosta lunare, creando i cosidetti mari, che non sono altro che bacini riempiti di lava basaltica risalita dall'interno, a più riprese.
La superfice lunare è quindi fatta essenzialmente di anortositi, minerali relativamente leggeri (contenenti calcio, sodio, alluminio, silicio) che formano le montagne e gli altipiani lunari; e basalti, più pesanti e scuri, che formano i mari. Normalmente i basalti raccolti dagli astronauti delle missioni Apollo contengono inclusioni di gas, segno dell'attività vulcanica che li ha creati. Ecco due campioni:





La composizione delle rocce lunari è stata studiata molte volte, dal vivo grazie ai campioni raccolti e portati a terra dalle mssioni lunari, e dall'orbita lunare, tramite spettroscopia.
Da Terra è difficile fare cose del genere (specialmente con mezzi amatoriali), ma esaltando i colori di una fotografia si possono riconoscere le diverse zone. In particolare, i mari appaiono più rossastri o bluastri in funzione del contenuto di titanio nel basalto: blu se il contenuto supera il 7%, rossi se è meno del 2%, e poi via via per i gradi intermedi. Invece gli altopiani appaiono grigi, con le striature più chiare delle eiezioni ("eiecta") dagli impatti meteorici che hanno creato i grandi crateri recenti come Ticho.

Questa è una fotografia della Luna del 21 marzo, ripresa da Rivalta (TO). 106 pose di 1/640" a 400 ISO, poi addizionate con Avistack2 e processate con Registax6 e Irfanview. Telescopio SW200/800, duplicatore di focale Vivitar, Nikon D300s.



Il grande cratere al centro è Copernicus, il mare più azzurro alla destra è il Mare della Tranquillità, quello rossastro più in alto è il Mare della Serenità.

Buona primavera a tutti, sperando porti cieli sereni ;-)

Marco

domenica 17 marzo 2013

Sole e neve di San Patrizio

Il Sole si è risvegliato negli ultimi giorni, con un aumento di attività che ha causato emissioni coronali (CME), qualche flare, e un buon numero di macchie. La situazione a ieri era questa (immagine SOHO MDI):


E questo è un CME del giorno 15, sempre sa SOHO:


Oramai mi conoscete, con un Sole cosi' attivo e una giornata limpida non potevo esimermi dal fotografare qualcosa... e allora sono salito a Pragelato con tutta la baracca (montatura, camere e tre telescopi più tutti gli accessori).

Quindi, per cominciare, ecco il calcio (Ca-K). Talmente tanti dettagli che non sapevo cosa riprendere; qui una immagine che include la maggior parte delle aree attive, più un full disk (mosaico di sei pose). SW102/500, barlow, filtro Lunt CaK, DMK41AF02.



Trovo interessante paragonare il Ca-K con il visibile di SOHO. Il Ca-K evidenzia le aree di attività magnetica più intensa, e le facole. Il dettaglio è molto buono, ma vuole un buon seeing nel blu - ideale per la montagna.

Poi il visibile. Qui ho usato il C8 ridotto a 1200 mm f/6,3 con filtro Astrosolar a tutta apertura, e sempre la DMK41.


Anche qui un mosaico di tre pose, che include tutte le aree attive visibili. L'originale è di 2000x2000 pixel, e il dettaglio mi sembra abbastanza buono.

Per finire un pò di H-alpha. Sto ancora litigando con la vignettatura dell'ibrido fra TAL e PST, ma ho visto che facendo i flats risolvo qualcosa, a spese della complicazione di processo. Anche qui alcuni dettagli (risoluzione limitata dal seeing che era peggiorato) e un mosaico.





Poche protuberanze, una sola degna di nota:


Beh, sono contento di essere arivato al punto in cui in un paiod i ore posso montare tutto e riprendere in tre bande spettrali diverse. L'elaborazione è un'altra storia, due o tre ore di ripresa generano due giorni di elaborazione dei filmati.

Oggi l'attività continua con qualche bella protuberanza nelle immagini di SDO, ma il meteo consiglia altre attività...


Per cui, buon San Patrizio (in particolare a qualcuno), e buona domenica di neve a tutti!


Marco

sabato 16 marzo 2013

C/2011 L4 Pan-STARRS da Superga

Come già raccontato da Tiziana, il 14 ed il 15 siamo stati a Superga per cercar di fotografare la cometa C/2011 L4, anche detta Pan-STARRS (dal nome del sistama automatico di ricerca di comete e asteroidi che l'ha scoperta).
Per me è stata anche l'occasione per verificare il funzionamento dell'attrezzatura su un oggetto del genere. Ho usato Stellarium aggiornato con la lista di elementi orbitali del Minor Planet Center, seguito da EQMOD che controlla la EQ6. Dati i ridotti tempi di esposizione richiesti non ho usato un programma di controllo della camera, limitandomi a scattare con lo scatto flessibile.

Ecco i risultati, invero non eccezionali. La sera del 14 c'era nuvolosità all'orizzonte, il 15 era molto più nitido, ma non abbastanza da evidenziare dettagli. La stella a destra in basso è 51 Psc. Newton 200/800, EOS 450D modificata, Registax. La cosa per me più emozionante è veder emergere la cometa dalla luce del tramonto, esattamente al centro del cercatore, dopo aver allineato su Sole, Luna e Giove (grazie a EQMOD). Davvero notevole, specialmente dopo aver visto la fatica fatta dai colleghi per centrare l'oggetto senza aver potuto fare un allineamento decente.

Ieri sera, con condizioni un tantino migliori, ho ottenuto questa:

 
 Con un pò di fantasia si immagina il ventaglio della coda della cometa, ma la coda di ioni, che dovrebbe essere praticamente verticale, proprio non riesco a vederla, anche spingendo il contrasto.

In compenso abbiamo passato due pomeriggi in buona compagnia, circondati da molte persone interessate. E il panorama delle Alpi è sempre stupendo.



Attorno a noi, una varità di esseri umani variamente ifreddoliti...









venerdì 15 marzo 2013

A caccia della Cometa Panstarrs

Nelle serate del 14 e del 15 Marzo siamo andati al colle di Superga per dare la caccia alla Cometa Panstarrs, la prima sera c'erano nubi e foschia all'orizzonte, ma con un pò di pazienza, quando il buio è calato, poco alla volta è spuntata alla vista dei nostri telescopi la Cometa Panstarrs, piccola e poco brillante. Non siamo riusciti a vederla ad occhio nudo, ma con l'aiuto del telescopio abbiamo provato a scattare qualche foto. Abbiamo ripreso anche una interessante falce di Luna. Nella seconda serata, il cielo era limpido, senza nuvole e la visione della Cometa è stata facilitata. Di seguito alcuni scatti che documentano le due serata. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato alle serate, Tiziana.










lunedì 4 marzo 2013

Sempre sperimentare!

Mai smettere di cercare un miglioramento... anche nelle immagini astronomiche, sennò dov'è il divertimento?
Ho recuperato un acromatico SW102/500, con l'intenzione di usarlo come guida. E' molto luminoso, non leggerissimo, ma come guida va più che bene.
Va bene anche per altre cose, ad esempio accoppiato al diagonale Lunt (sempre grazie all'amico Giancarlo!) per il Ca-K:



Ho anche un setup nuovo per l'Ha. Acromatico TAL 100/1000 con filtro ERF da 102 mm di Beloptik, etalon e BF5 del Coronado PST, più un secondo focheggiatore e diversi pezzi di raccordo fatti da Roberto con infinita pazienza. Gran lavoro per mettere assieme tutto e ottenere la messa a fuoco, ma comincia a funzionare. Ecco qualche prima immagine - il dettaglio è buono ma la vignettatura è forte, bisogna ancora lavorare sull'allineamento dell'asse ottico.








Tutte fatte da Pragelato. 80 GB di dati in un weekend... non vi dico le ore di elaborazione.
Spero apprezziate l'aumento di dettaglio rispetto al Lunt. C'è molta differenza, anche e soprattutto di luminosità, ma ovviamente fare un mosaico diventa davvero difficile. Poi il Sole collabora poco, le ultime notizie parlano di un rallentamento del ciclo corrente (n. 24), che forse avrà un secondo picco fra il 2013 e il 2014 - vedere la storia completa in Science at NASA. Per ora si vede circa metà delle macchie attese, che sono la metà di quelle del ciclo 23...

E' tutto per oggi. Buona settimana!

Marco Bruno