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Prossima riunione Polaris

prossima riunione Gruppo Polaris, venerdì 27 gennaio, via Chiesa 73, Cantalupa - conferenza sulla meteoriti - dott. Emanuele Costa

martedì 25 giugno 2013

Sole in Ca-K

Dato che da un bel po' non posto foto del Sole, ecco un aggiornamento.
Il Sole si trova al massimo del ciclo, ma è un massimo molto stanco, incerto e quasi privo di fenomeni energetici. Pochi flares, qualche CME, e il numero di macchie è basso rispetto alle previsioni già pessimistiche. E' possibile che il ciclo corrente abbia un doppio picco, ed effettivamente nelle ultime settimane si è assistito al risveglio dell'emisfero sud, prima relativamente quiescente. 



Come dicevo il numero totale di macchie resta basso, con una impennata negli ultimi due mesi:


 
Continuo a fotografare il Sole ogni volta che impegni e condizioni meteo lo permettono. Qui vorrei mostrare alcune immagini riprese da Pragelato nella riga K del calcio ionizzato (Ca-K), che ritengo particolarmente ben riuscite.
In questa riga spettrale, posta al confine fra blu e UV, si nota bene l'attività magnetica della nostra stella. Le linee chiare delimitano spesso delle zone poligonali, che sono super-aree di convezione. La granulosità deriva invece dalle normali aree di convezione, con diametro approssimativamente di 6000 km. Le macchie ("AR", Active Region) sono chiaramente visibili. A volte, fra le macchie ci sono isolati punti bianchi brillanti: sono le "Ellerman bombs", piccole esplosioni (flares) dovute alla ricombinazione di linee di forza del campo magnetico (foto 2, 3, 5, 6 della sequenza).

L'ho già scritto di sicuro, ma lo ripeto: continuo ad essere stupefatto della possibilità che le tecniche di ripresa digitale offrono a noi astrofili, tanto da poter osservare con mezzi minimi quello che anni fa era riservato esclusivamente ai professionisti.

E se non vi interessa la fisica del Sole, godetevi l'aspetto grafico delle immagini ;) - io mi sono divertito molto a farle, spero vi faccia piacere osservarle. Anche fra gli astrofili credo che non si vedano tutti i giorni immagini così del Sole. Ultimamente ho fatto piccoli cambiamenti alla tecnica di post-elaborazione delle immagini in Ca-K, usando GIMP al posto di PS, e cambiando la dominante cromatica delle alte luci; mi sembra che ora rendano meglio.

Telescopio TAL 100RS, filtro Lunt CaK, camera DMK41AF02, Avistack2, Registax6, Gimp. Ovviamente tutto in falsi colori, l'originale è monocromatico. Riprese da Pragelato, sabato 23 luglio. Per tutte, sequenze di 500 frames con flat. Le prime tre sono con focale 1 metro:




E le seguenti con la barlow, 2 metri di focale.


Ellerman bomb al centro a destra:





Un ringraziamento particolare all'amico Giancarlo, ho avuto da lui il filtro Ca-K in prestito, e devo dire che va egregiamente. Poi ringrazio il Sole per lo spettacolo, e il meteo che finalmente ci ha regalato qualche giornata serena.

Marco

venerdì 21 giugno 2013

Lune di giugno

L'ultimo attacco di strumentite violenta mi ha spinto ad acquistare un "ottantino" (Skywatcher 80ED), e bisognava fargli vedere la prima luce. Dato che il profondo cielo qui è davvero poco profondo, e che i pianeti da Rivalta hanno sempre troppa turbolenza, mi sono dedicato alla cara vecchia Luna.

Questa è la congiunzione fra Luna e Spica (in alto), il 18 giugno, fatta con l'80ED, riduttore/spianatore e D300s.


L'80ED va davvero bene, vedere questa Luna di un paio di giorni prima. Stacking di 60 pose, ED80, rid., D300s, duplicatore di focale Vivitar, Registax6. Non ostante le molte lenti, mi sembra non ci siano segni di cromatismo. Purtroppo l'immagine viene degradata da blogger; una copia migliore è in https://plus.google.com/113260597352108277456/posts?partnerid=gplp0 , oppure chiedetemi e vi dò il link al TIF.


Poi ho tirato fuori dal cassetto la Neximage5 che ho preso diversi mesi fa, e usato finora poco. Eccola qui, collegata al Newton 200/800:


Il colore credo derivi più dai difetti della Neximage5 che dal processo, ma insomma, mi sembra gradevole. Anche qui, originale disponibile su richiesta.

Aggiungendo la barlow per arrivare a focale 2 metri, la Neximage5 dà il meglio, con una risoluzione sulla Luna di 450 metri (0,24") a pixel:


Il limite, come al solito, è il seeing. Per fare queste riprese ho usato la EQ6 con EQMOD, correggendo accuratamente l'errore periodico con il PEC. Funziona impeccabilmente, se l'allineamento è buono non c'è praticamente da correggere l'inseguimento, anche con i campi ristretti.

Commenti, consigli e critiche sempre graditi. Buona estate a tutti, sperando davvero che porti cieli sereni.

Marco


domenica 2 giugno 2013

Startrails e... del 26/05/2013

Canon modificata alla perfezione da Stefano Seveso di Artesky, io curioso di provarla, scelgo la notte meno adatta tra le poche, terse e trasparenti, che questo maggio ci ha concesso. Poco tempo a disposizione, Luna illuminata al 95% (anche se ancora bassa ad est) e freddo invernale mi fanno optare per un veloce e casalingo startrails (la scia che le stelle disegnano sulla volta celeste per via della rotazione terrestre).
Canon sul cavalletto in giardino, obiettivo con focale corta innestato, il tutto collegato al notebook e controllato con Nebulosity2: immancabili le imprecazioni per settare il software correttamente visto che la versione 3 si rifiuta persino di riconoscermi la DSLR (ci riproverò con più calma).
Imposto 100 scatti da 45 secondi l'uno e mi rintano al calduccio, ci si rivede tra un'oretta e mezza. Il tempo passa e son curioso, torno in giardino ma ho subito due sorprese: la Canon è spenta (batteria scarica), impreco ma poi leggo che comunque ci sono 98 scatti; che botta di fortuna! No, la lente si è appannata per il freddo...rapida occhiata ai frames e scopro che di utili ne ho una cinquantina: me li farò bastare, ma reimpreco! Poi Startrails e PS fanno il resto.
Sulla sinistra sono anche ben visibili le scie di due Iridium Flares, verificati sulla carta sottostante
(da Voyager 5.1).

Luca Pelizzari

sabato 1 giugno 2013

Galassie della Vergine



La sera del 14 aprile scorso, finalmente dopo mesi di tempo pessimo, il cielo prometteva bene. Mi ero programmato un obiettivo ben preciso che da molto tempo volevo fare. Riprendere la catena di Markarian, un gruppo di galassie posto nella costellazione della Vergine.
La mia idea era di riprendere le galassie della catena più altre poste nella più densa concentrazione del cielo con il Takahashi FS 60 che con una focale di 372 mm mi dava una campo piuttosto ampio di 3,40° x 2,27°.
Naturalmente era da talmente tanto tempo che non fotografavo il cielo che avevo dimenticato le varie procedure per iniziare a fare le pose. Poi anche la telecamera di guida e i vari software si sono impegnati a far girare le scatole. Alla fine ero pronto ad iniziare appena dopo la mezzanotte (un po’ tardi ahimè).
Fortunatamente il cielo era molto buono, infatti ho misurato una brillanza di 20,38 allo zenit e di 20,27 nella direzione dell’oggetto (dovrebbe essere equivalente ad un cielo di mag. 5,7 visuale allo zenit). Non male per Roletto centro, con lampioni nelle vicinanze.
Alla fine ho fatto ben 24 pose da 5 minuti per un totale di 120 minuti: un buon bottino di riprese. Mi sono quindi coricato alle 4:30 del mattino e la sveglia delle 7:00 non l’ho praticamente sentita. Paola mi ha chiamato poco prima delle 8:00 e ho dovuto usare una gru per tirarmi su dal letto.
Un mese dopo mi sono messo ad elaborare le immagini (sono sempre un po’ lento), cercando di tirare fuori il meglio. Mi sono reso conto che forse l’immagine è troppo a campo ampio e le galassie che sono di piccole dimensioni si perdono un po’. Ecco il risultato.


Certamente con la risoluzione del blog si vedono ancora meno le minute galassie, comunque nel campo inquadrato ci sono ben 5 oggetti Messier: M84, M86, M87, M89 e M90.
Qualche giorno fa mi sono messo ad analizzare meglio la foto e per mezzo di Cartes du Ciel ho catalogato tutto quello che si vedeva. Per farvi vedere meglio le galassie ho suddiviso il campo di ripresa in tre sezioni più piccole, centrate su le galassie principali, come si può vedere nella foto di seguito.


Qui di seguito si vedono i tre ingrandimenti:
Foto A – 21 galassie
 Foto B – 16 galassie
 Foto C – 6 galassie


Ci sono ben 7 galassie di magnitudine superiore alla 15 e la galassia più debole PGC 40978 è di magnitudine 17,24. Probabilmente qualche altra debole galassia mi sarà sfuggita. Il risultato non è niente male: raggiungere delle magnitudini così basse con un piccolo rifrattore da 60 mm è notevole. Le capacità di raccogliere la fioca luce di deboli galassie con una semplice reflex digitale è sbalorditivo. Il digitale fa veramente la differenza, nonostante il cielo sia ormai fortemente inquinato. Pensate se avessimo il cielo di 50 anni fa.

Scusate se sono stato un po’ prolisso
Cieli sereni (ne abbiamo veramente bisogno!!!!)
Roberto Ostorero