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Prossima riunione Polaris

prossima riunione Gruppo Polaris, venerdì 27 gennaio, via Chiesa 73, Cantalupa - conferenza sulla meteoriti - dott. Emanuele Costa

domenica 2 giugno 2013

Startrails e... del 26/05/2013

Canon modificata alla perfezione da Stefano Seveso di Artesky, io curioso di provarla, scelgo la notte meno adatta tra le poche, terse e trasparenti, che questo maggio ci ha concesso. Poco tempo a disposizione, Luna illuminata al 95% (anche se ancora bassa ad est) e freddo invernale mi fanno optare per un veloce e casalingo startrails (la scia che le stelle disegnano sulla volta celeste per via della rotazione terrestre).
Canon sul cavalletto in giardino, obiettivo con focale corta innestato, il tutto collegato al notebook e controllato con Nebulosity2: immancabili le imprecazioni per settare il software correttamente visto che la versione 3 si rifiuta persino di riconoscermi la DSLR (ci riproverò con più calma).
Imposto 100 scatti da 45 secondi l'uno e mi rintano al calduccio, ci si rivede tra un'oretta e mezza. Il tempo passa e son curioso, torno in giardino ma ho subito due sorprese: la Canon è spenta (batteria scarica), impreco ma poi leggo che comunque ci sono 98 scatti; che botta di fortuna! No, la lente si è appannata per il freddo...rapida occhiata ai frames e scopro che di utili ne ho una cinquantina: me li farò bastare, ma reimpreco! Poi Startrails e PS fanno il resto.
Sulla sinistra sono anche ben visibili le scie di due Iridium Flares, verificati sulla carta sottostante
(da Voyager 5.1).

Luca Pelizzari

sabato 1 giugno 2013

Galassie della Vergine



La sera del 14 aprile scorso, finalmente dopo mesi di tempo pessimo, il cielo prometteva bene. Mi ero programmato un obiettivo ben preciso che da molto tempo volevo fare. Riprendere la catena di Markarian, un gruppo di galassie posto nella costellazione della Vergine.
La mia idea era di riprendere le galassie della catena più altre poste nella più densa concentrazione del cielo con il Takahashi FS 60 che con una focale di 372 mm mi dava una campo piuttosto ampio di 3,40° x 2,27°.
Naturalmente era da talmente tanto tempo che non fotografavo il cielo che avevo dimenticato le varie procedure per iniziare a fare le pose. Poi anche la telecamera di guida e i vari software si sono impegnati a far girare le scatole. Alla fine ero pronto ad iniziare appena dopo la mezzanotte (un po’ tardi ahimè).
Fortunatamente il cielo era molto buono, infatti ho misurato una brillanza di 20,38 allo zenit e di 20,27 nella direzione dell’oggetto (dovrebbe essere equivalente ad un cielo di mag. 5,7 visuale allo zenit). Non male per Roletto centro, con lampioni nelle vicinanze.
Alla fine ho fatto ben 24 pose da 5 minuti per un totale di 120 minuti: un buon bottino di riprese. Mi sono quindi coricato alle 4:30 del mattino e la sveglia delle 7:00 non l’ho praticamente sentita. Paola mi ha chiamato poco prima delle 8:00 e ho dovuto usare una gru per tirarmi su dal letto.
Un mese dopo mi sono messo ad elaborare le immagini (sono sempre un po’ lento), cercando di tirare fuori il meglio. Mi sono reso conto che forse l’immagine è troppo a campo ampio e le galassie che sono di piccole dimensioni si perdono un po’. Ecco il risultato.


Certamente con la risoluzione del blog si vedono ancora meno le minute galassie, comunque nel campo inquadrato ci sono ben 5 oggetti Messier: M84, M86, M87, M89 e M90.
Qualche giorno fa mi sono messo ad analizzare meglio la foto e per mezzo di Cartes du Ciel ho catalogato tutto quello che si vedeva. Per farvi vedere meglio le galassie ho suddiviso il campo di ripresa in tre sezioni più piccole, centrate su le galassie principali, come si può vedere nella foto di seguito.


Qui di seguito si vedono i tre ingrandimenti:
Foto A – 21 galassie
 Foto B – 16 galassie
 Foto C – 6 galassie


Ci sono ben 7 galassie di magnitudine superiore alla 15 e la galassia più debole PGC 40978 è di magnitudine 17,24. Probabilmente qualche altra debole galassia mi sarà sfuggita. Il risultato non è niente male: raggiungere delle magnitudini così basse con un piccolo rifrattore da 60 mm è notevole. Le capacità di raccogliere la fioca luce di deboli galassie con una semplice reflex digitale è sbalorditivo. Il digitale fa veramente la differenza, nonostante il cielo sia ormai fortemente inquinato. Pensate se avessimo il cielo di 50 anni fa.

Scusate se sono stato un po’ prolisso
Cieli sereni (ne abbiamo veramente bisogno!!!!)
Roberto Ostorero

sabato 25 maggio 2013

Un telescopio solare H-alfa ... quasi autocostruito

Negli ultimi mesi mi sono dedicato alla realizzazione di un telescopio solare, ibridando un rifrattore TAL 100/1000RS con la parte etalon e filtri del Coronado PST.


Il TAL 100/1000RS è un acromatico russo di fattura economica (tubo in lamierino di ferro tipo tubo della stufa, focheggiatore migliorabile, ma ottica molto buona in rapporto al costo). Ne ho ottenuto uno ex-demo, l'esemplare testato da Davide Sigillò su Coelum. Il focheggiatore aveva un difetto ("saltava" in alcuni punti della corsa), dovuto ad un cuscinetto difettoso. Ho sostituito (e maggiorato) tutti e quattro i cuscinetti del Crayford, che adesso funziona bene. Il tubo del PST è stato segato ed accorciato di circa 12 cm, per poter arrivare al fuoco. Anche questa operazione non è banale, ma alla fine ci sono riuscito senza distruggere il tubo.

Il secondo pezzo indispensabile per un telescopio solare da 100 mm di apertura è l'ERF (Energy Rejection Filter), indispensabile per bloccare l'energia fuori banda ed evitare danni all'etalon. Dato che il filtro ERF costa più del telescopio (!) è giocoforza trovare una soluzione economica. L'ho preso da Beloptik, l'ottimo Oliver Smie lavora benissimo ed ha prezzi abbordabili.


Ho preso un ERF da 102 mm, e mi sono costruito la cella portafiltro lavorando un foglio di MDF.


Il terzo pezzo chiave è l'etalon del Coronado PST. Bisogna studiare bene il lavoro di Andrea di http://observingthesun.com/guida-alla-modifica-del-coronado-pst/ . Ho trovato un PST usato in condizioni buone su Astrosell, ed ho iniziato lo smontaggio. Operazione tutt'altro che semplice, perchè la Coronado non vuole che i suoi telescopi si smontino da soli - la colla bloccafiletti era davvero tenace, e ci sono volute le maniere forti.


Di tutto il PST si tengono solo due parti: l'etalon (l' interferometro di Fabry-Pérot) e il blocking filter finale. Il tubo ottico non serve, e la scatola di messa a fuoco con il prisma mobile è da scartare. Purtroppo i filetti dell'etalon non sono standard, e così l'amico Roberto si è dovuto esibire nella tornitura di due raccordi per l'entrata e l'uscita dell'etalon. Thanks Roby!


Avuti i raccordi giusti, resta il problema della distanza ottimale fra etalon e BF. Qui ci vuole un secondo focuser, derivato da un focheggiatore per SC della Teleskop Service. Questo è l'aspetto finale del sistema:


In coda al secondo focheggiatore c'è ancora un anello tornito per passare dal 2" al diametro del BF5, e poi la camera (qui una DMK21AU02 della Imaging Source, davvero ottima).


L'ultimo problema è che il treno ottico vignetta pesantemente l'immagine sul CCD a tutta apertura, credo per le caratteristiche dell'etalon. Poco male. tanto per lavorare ad un ingrandimento decente ci va una barlow che porti il sistema a f/20. La migliore che ho trovato per il mio uso è la Q-turret della Baader, qui montata nel naso della camera:


Per finire in bellezza pensavo di fare un solar finder come quelli che si trovano in commercio, ma ho scoperto che basta far coincidere le ombre dei pomelli degli anelli di fissagio del TAL - soluzione semplice e a costo zero ;-) (se non si vede l'ombra, inutile cercare il Sole!)


I risultati li vedete nei miei post precedenti e nel mio profilo di G+. Questa è una ripresa di oggi, a dispetto dei nuvoloni. Un piccolo flare (C2) dalla AR1755:


e una animazione della cromosfera, 15 minuti di vita di una protuberanza, il 15 maggio:



Questo è tutto. Alla fine il telescopio mi è costato circa la metà del prezzo di un Lunt LS60, e c'è sempre la soddisfazione di aver messo assieme qualcosa di valido per osservare in H-alfa.Ora ci vorrebbe un pò di sereno ed un buon seeing, e quello è difficile da autocostruire!

Marco


domenica 19 maggio 2013

OSSERVAZIONI DEL 11/05/2013 E DEL 13/05/2013

Di seguito la sintesi delle osservazioni di sabato 11 e del lunedì successivo. Sabato ero in compagnia di Peter e Camillo e sopra di noi c'era un corridoio, per fortuna un po' largo, di sereno in mezzo ai temporali. Forse delle persone normali sarebbero rimaste a casa, ma noi siamo astrofili... Lunedì invece ero da solo e il cielo era sereno totalmente.
Alla prossima
Paolo

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martedì 14 maggio 2013

Colpo di Sole

Fra ieri, 13 maggio, e stamattina il Sole ha prodotto i tre brillamenti più intensi dell'ultimo anno, tutti di classe X:


I brillamenti sono stati emessi da un'area attiva ancora prima di raggiungere il bordo est, e poi appena dopo. Ovviamente, qualcuno (uno a caso) stava monitorando attentamente il Sole! (l'uccellino, alias il satellite Stereo-A, mi aveva fischiato qualcosa).
Questa è la regione NE del disco, alle 14 locali del 13 maggio, in H-alfa:


Il rigonfiamento al bordo è la posizione della AR1748, responsabile dei flares. In quel momento era tranquilla. Si è risvegliata attorno alle 18:10, quando ho ricevuto un messaggio dal servizio "Ips-flare-alert" del governo Australiano. Sono corso a montare il telescopio, e lo spettacolo nel Lunt era affascinante. Una brillantissima protuberanza ad arco risplendeva sul bordo est:


Allora ho montato l'artiglieria pesante (il TAL 100/1000 modificato PST) e questo era lo spettacolo:


L'ultima immagine è un pò bassa di dettaglio, il Sole era già sceso di parecchio e c'era turbolenza. All'oculare era più brillante di qualunque dettaglio del disco.

Ma lo show non è finito qui. In posizione diametralmente opposta c'era una protuberanza quiescente, ripresa già alle 14:


Alle 18:30 si era molto sollevata:


Dettaglio con il TAL, attorno alle 18:40 :


Poi alle 19:30 è esplosa, andando fuori campo del TAL, per cui ho rimesso il Lunt...


Ho stimato che la protuberanza sia stata lunga circa 400.000 km, e che si sia alzata di almeno 300.000 km dalla fotosfera.

Chi volesse vedere queste foto (e altre...) a definizione piena le trova nel mio album in G+. Ad esempio, questa che è di sabato mattina, da Pragelato:


 E questa, per chiudere, di qualche giorno fa.


Ne ho ancora altre da elaborare; nei prossimi giorni (di pioggia...) le posterò su G+.

Marco

domenica 5 maggio 2013

Sole del 5 maggio

Purtroppo blogger non permette l'inserimento di immagini di dimensione arbitraria... c'è più dettaglio di quel che si vede qui ;-)

Collezione di H-alfa e Ca-k di ieri e oggi, fra un temporale e l'altro.  Il Sole continua a darmi ottime soddisfazioni. Se le confronto con quelle che facevo uno o due anni fa... beh, si vede che mi sono divertito parecchio.








Marco